meno 363 – si….può….fare!

Erano le 4,30 ed ero sveglia. Non completamente. Stavo lì che cercavo di capire se accendere la luce o tentare di riaddormentarmi. Se alzarmi a fare un bicchiere di latte di riso caldo o riprendere in mano il libro. Certo l’idea del libro era quella che mi attirava di più. Avevo iniziato a rileggere Alta fedeltà di Nick Hornby e ogni pagina era uno spasso. Ste insonnie oramai mi perseguitano, colpa degli ormoni. La vita di una donna è costantemente regolata dagli ormoni. O dalla mancanza di ormoni. Ma questo è un altro capitolo.

Insomma, ero lì con un occhio chiuso e uno aperto quando vedo lampeggiare la luce del telefono sul comodino (più che un comodino è una cassetta di vini rovesciata, ma anche questa è un’altra storia). Apro il secondo occhio e con lo sguardo appannato  vedo che è un messaggio su WhatsUp.

Strano. Molto strano. Da quando non ero più in contatto con il tormentato e tormentoso amante nessuno mi scriveva messaggi su WhatsUp. E men che meno alle 4,30 del mattino!

Ma a quel punto ero completamente sveglia e così, con la vista ancora annebbiata (e senza occhiali) ho cercato di vedere di chi era. Era una foto. Dovevo mettere gli occhiali. Era una foto di una sala allestita con una mostra fotografica. Il mio amico Salvo!

Alle 4,30 del mattino mi era arrivato un messaggio dai confini della Patagonia dal mio amico Salvo Genovesi! Con una sola frase accanto alla foto: tutto è possibile!

Salvo  è un giovane amico. Attore fino a poco tempo fa, è partito un certo giorno del 2009 per gli Stati Uniti per nuove opportunità di lavoro. Lì ha spolverato una sua vecchia passione: la fotografia. E ne ha fatte tante di foto. Dopo un anno, tornato in Italia, ha iniziato a lavorarci su. Le ha elaborate con tecniche che non saprei neanche dire ed un giorno me le ha mostrate. Ero un po’ scettica su questa nuova strada che aveva preso. La giudicavo forse tardiva? Pensavo forse che non ci si può improvvisare fotografo, o visual artist, da un giorno all’altro? Non so. Fatto sta che erano belle. Ma proprio belle!

E però come avrebbe fatto un attore-neo-fotografo a far vedere in giro le sue creazioni? Salvo è uno di quegli uomini che realmente credono che tutto si possa fare. E così senza appoggi, o raccomandazioni, ha iniziato a muoversi. Prima nella sua Catania, dove il 18 giugno 2011 ha organizzato la prima mostra, nel Palazzo della Cultura : NO SHAME. Anzi il suo   primo mulmedia concept come dice lui. E’ piaciuta. Subito viene invitato a Noto per esporre a Palazzo Nicolaci.

Poi la sede siciliana del marchio Citroen, invita Salvo  ad esporre NO SHAME nei loro saloni per la presentazione della loro nuova vettura,  creando una partnership che mai prima d’ora aveva avuto luogo in Italia.

Da lì  quest’anno è partito il giro in Italia – Milano, Torino – e poi quello  internazionale: prima tappa Argentina e poi sarà Hangzhou ( Museo della Seta) , New York e Tokyo. In autunno sarà di nuovo a Roma.

E così, il mio amico Salvo, alle quattro e trenta del mattino (in Italia, ma a Bahia Blanca che ora sarà?) mi ha mandato una foto della sala allestita con la sua mostra, per condividere la sua gioia. E un semplice messaggio: si…. può ….. fare!

4 commenti
  1. -363
    Un uomo positivo.
    Ha ragione: l’uomo tutto può fare (a meno che non abbia a che fare con una donna…) :mrgreen:

    • elinepal ha detto:

      Mi hai beccato! dovevo scrivere “persona” ho scritto “uomo”. lapsus froidiano. Ma a te ti vedo piuttosto sulle barricate. Relax….

  2. sabby ha detto:

    mi piace questo messaggio di notte che illumina il buio, sì..mi piace!!

    • elinepal ha detto:

      Evviva! 🙂

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