meno 139 – anche gli angeli, a volte, piangono

800px-Il_cielo_sopra_Berlino

« Quando il bambino era bambino,
era l’epoca di queste domande.
Perché io sono io, e perché non sei tu?
Perché sono qui, e perché non sono lì?
Quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?
La vita sotto il sole è forse solo un sogno?
Non è solo l’apparenza di un mondo davanti al mondo
quello che vedo, sento e odoro?
C’è veramente il male e gente veramente cattiva? »

(P. Handke, da Lied vom Kindsein, in Il cielo sopra Berlino)

3 commenti
  1. cavaliereerrante ha detto:

    Giudico questo film di @Wim Wenders …. sublime !
    Quando lo vidi per la prima volta al cinema, ne uscii sconvolto dall’ emozione …. e per giorni e giorni quelle immagini ora in bianco e nero, ora insolitamente a colori …. mi rimbombarono dentro, facendomi scoprire poi …. anche la straordinaria bravura d’ attore di @Bruno Ganz, l’ indimenticabile angelo ‘rattoppato’ e triste ….
    In seguito, non appena fu disponibile, acquistai il CD, e di tanto in tanto … non posso far a meno di rivederlo, trovando intatte le emozioni di allora !
    Brava @Elinepal …. è un bel tema quello che ci riproponi !
    Il male, non è separato da noi, non è patrimonio di pochi o tanti mostri, ma come una “bestia feroce” occupa i recessi dell’ animo nostro …. e sta a noi essere “angeli o carnefici” di una umanità, dove il più debole e il più indifeso è destinato a soccombere : e per come vedo sento le cose io, non c’ è proponimento più appagante e nobile che essere “angeli” ….
    Se la vita è un sogno, è il migliore dei sogni possibili …. attraversare l’ incubo del nulla ed uscire dall’ inferno con le ali della bontà che schiaccia la crudeltà, dell’ umanità dolente che ci ridà un’ anima, del nostro soccorrere chi soffra senza nulla chiedere in cambio che ci fà tornare a volare ! 🙂

  2. Il cielo sopra berlino non l’ho visto, ero in un periodo della mia vita in cui la sola idea di andare a vedere Wim Wenders mi faceva venire le bolle. E poi non c’è stata più occasione. Per cui non ho un background da cui partire, e devo necessariamente limitarmi a quanto leggo.
    E la prima cosa che mi viene in mente è perché le domande sono di un’epoca in cui il bambino era bambino. Le domande sono domande esistenziali profonde, che se non si è completamente privi di qualunque sensibilità ci accompagnano sempre. E senz’altro per rispondere, o meglio per cercare, per ricercare, abbiamo necessità di risvegliare il fanciullo che è in noi, quello che ci consente di abbattere gli schermi mentali che ci costruiamo, le corazze sotto le quali ci nascondiamo, e di guardare alle cose con semplicità e con un pizzico di ingenuità. Io credo che il male esista, altrimenti non sapremmo cos’è il bene, nel Tao Te Ching si dice esplicitamente che gli opposti servono l’uno a definire l’altro. Sono meno sicuro che esista gente “veramente” cattiva, intendendo con il virgolettato un completamente. Nel senso che ciascuno di noi è fatto di bene e male. Il male, la cattiveria, può essere preponderante, ma per essere veramente cattiva una persona lo deve essere completamente. Ecco, io non credo che esista, una persona completamente cattiva.

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