una giornata veramente particolare…

… considerando che fa parte di un periodo particolarmente particolare.

la controprova sono i sogni che faccio la notte. situazioni da lettino di Freud

o di Jung

ma lasciamo stare, che poi dicono che le donne sanno solo scrivere di cose molto intime….

foto chiaveil risveglio era stato normale, la notte quasi tranquilla, ero sola.

in bagno la prima sorpresa.

dopo aver tentato inutilmente di azionare lo sciacquone, aver aperto tutti i rubinetti, controllato la chiusura generale dal contatore, mi sono dovuta arrendere all’idea che ero completamente senz’acqua. la cosa buffa è che proprio il pomeriggio prima avevo effettuato la lettura ed inviato, affrancandola – perchè manco le cartoline preaffrancate ti lasciano quelli che vengono a farti la lettura di giorno feriale di mattina come se tu non avessi nulla di meglio da fare che restartene a casa a farti leggere i contatori, la cartolina all’Acea.

“non gli è piaciuta la lettura?” “avrò inviato la cartolina troppo tardi e si sono irritati?”

poi ragionando sul fatto che al risveglio non avevo sentito le cascate del niagara dai tubi che scendono – evidentemente accanto al mio letto, dai piani superiori, ho pensato che forse il problema riguardava l’intero condominio.

mal comune – mezzo gaudio

ho rimediato una tazzina d’acqua da un fondo di bottiglia per farmi il caffè

altre due dita da un altro fondo per il mio beverone mattutino

ho mandato un messaggio a mia figlia dicendole che sarei passata da lei a lavarmi almeno la faccia e i denti

nessuna risposta, ovviamente dormiva ancora.

è stato mentre preparavo la borsa per uscire, infilando spazzolino da denti e deodorante, che mi sono resa conto che a casa mancava qualcosa.

rapido giro di sguardi, tanto la casa è tutta lì, e mi rendo conto che mentre Arturo dopo aver mangiato la sua dose di croccantini è tornato ad acciambellarsi sul piomone e Cicoria mi mugola davanti in attesa di uscire a fare i suoi bisogni, non c’è traccia di Gilda.

Gilda la Furia Buia

Gilda la ladra

Gildoca, come l’ha chiamata il piccoletto da subito quando siamo andati a prenderla, minuscola, al gattile di Santa Severa.

saranno quattro anni?

forse cinque.

il tempo passa così velocemente.

la chiamo, inizio a cercare in tutti gli armadi, spesso si infila come un razzo senza che io la veda (furia buia appunto) e poi dopo un poco sento grattare dietro lo sportello. ma si infila anche in qualunque tipo di scatola o pertugio e nella casa ancora piena di cose post-trasloco faccio fatica a terminare l’esplorazione.

niente, a casa semplicemente non c’è.

e non è potuta uscire in giardino perchè non ho ancora aperto le finestre.

grande ondata di panico e senso di colpa.

“ma allora è sparita da ieri sera!” “e non mi sono accorta di niente!”

ripenso alla notte

non ricordo di averla sentita sui piedi

e nemmeno mi è salita sulla pancia facendo le fusa come un arrotino

gelo.

dentro e fuori

in giardino non c’è traccia

chiamo, giro, esco, entro riguardo ovunque, non c’è.

si è fatto tardi, decido di lavarmi in ufficio e vado sperando di non aver visto bene e di averla lasciata chiusa in casa.

all’ora di pranzo scappo di nuovo a casa e la speranza svanisce. non c’è. Gilda è semplicemente scomparsa. dalla sera prima. e la notte ora gela.

sono davvero preoccupata, ma devo riuscire subito per andare alla scuola del piccoletto dove ci sarà la vendita di beneficenza degli oggetti costruiti da loro per l’adozione a distanza che facciamo dalla prima elementare.

lungo la strada, morta di fame – sono ormai quasi le 14,30 e sono in megaritardo – mi fermo  per mangiare un panino in piedi.

è un baretto di monteverde che non avevo mai notato prima. c’è un banco tipo salumeria dove preparano dei panini buonissimi, a richiesta e dove vedo tutta una serie di prodotti abbruzzesi, prodotti che arrivano in particolare dalle zone del Parco Nazionale. un territorio che sfiora la mia casa di montagna. con enorme stupore, mai viste prima a Roma, vedo che hanno delle birre artigianali prodotte ad Amatrice. mi sento a casa. i due giovani baristi però non sono amatriciani, sono umbri.

dopo questa felice scoperta riesco frettolosamente per continuare il percorso e … oplà…. la macchina non parte.

l’avevo parcheggiata “leggermente in doppia fila” appoggiata di traverso accanto ai cassonetti.

provo, riprovo. nulla.

è tardissimo. mio figlio vedrà arrivare tutti i genitori che si accaparreranno gli oggetti più belli, ed io non ci sarò.

tento il salvataggio da parte del padre. abita non troppo lontano e anche lui starà andando….

cellulare spento.

prima di urlare e bestemmiare ed inveire, mi rendo conto che la strada è fortemente in discesa.

chiamo in aiuto i baristi umbri,  mi faccio spostare un poco indietro, parto a folle, ingrano la seconda e … via…. riparte.

manco mi sono fermata a ringraziarli, dovrò passarci uno di questi giorni.

come per miracolo arrrivo a scuola in tempo per entrare con gli altri.

del padre nessuna traccia, solita atmosfera prenatalizia che mi costerna sempre di più di anno in anno, ma sorrido gaia

non faccio che pensare a Gilda sparita ma contratto allegra l’acquisto di calendari con graffiti rupestri eseguiti dal piccoletto e segnaposto composti da sassi colorati dal medesimo artista

faccio il mio dovere e arrivo a spedere la quota che servirà a farmi sentire in pace con la coscienza per il prossimi dodici mesi

mi aggiro un poco spersa

tanta gente e la confusione non fa che accrescere il senso di un disagio interno che aumenta di ora in ora in questo giorno strano.

distrattamente ogni tanto guardo l’ora sul cellulare. nessun messaggio e i minuti passano lenti.

mentre lo rinfilo in borsa, sento un oggetto in una delle tasche interne. non è molto grande e faccio fatica a tirarlo fuori.

è una vecchia chiave

dorata

mai vista prima

ne sono certa

non l’ho mai avuta nè so cosa possa aprire

è vero che le mie sono le borse di Mary Poppins, ma pur contenendo un mondo di oggetti, magari dati per persi da mesi, conosco la provenienza di tutto ciò che trovo.

rimango con la chiave in mano, senza parole

immagini mistiche mi passano nel cervello

la chiave di “molto lontano, incredibilmente vicino”

la chiave di Alice nel Paese delle Meraviglie

le chiavi volanti di Harry Potter

un oggetto altamente simbolico, questa chiave

ed estrememente misterioso il suo trovarsi nella mia borsa.

la giornata si chiuderà con la certezza che Gilda probabilmente è uscita per sempre dalle nostre vite.

foto Gilda - Cesto ridotto

41 commenti
  1. Spero che la chiave ti apra una nuova vita da … Sogno.
    Un abbraccio
    Giancarlo

    • elinepal ha detto:

      Augurio più bello non potevi farmelo. Grazie! ( n.b. Sarebbe ora!) 😉

  2. Ho messo solo mi piace ché vado di corsa. Ma 1) in bocca al lupo per Frida, e 2) mo’ che ci apri con quella chiave???

    • elinepal ha detto:

      Di corsa? Ma dove corri Bianconiglio?

    • Dalla simpatica #pg stamattina, e poi dopo dal mio editore… 😉 sono ufficialmente uno scrittore, ho firmato il contratto… 😉

    • elinepal ha detto:

      Abbè, allora paghi da bere. Ti tocca!

    • essì. I know. 🙂

    • elinepal ha detto:

      😉

  3. Con la fantasia che uso per scrivere le fiabe, quella chiave la farei diventare il lasciapassare per un universo parallelo dove tutto è possibile …. Tienila stretta.

    • elinepal ha detto:

      Infatti, un po’ come Alice….

  4. Mamma mia eli…m’è venuta l’ansia pure a me!
    La sentivo crescere man mano che leggevo…
    Spero oggi vada meglio…informaci se hai risolto il problema dell’acqua e se hai ritrovato Gilda…

    Che giornata! Non c’è noia..eh..:(

    Un abbraccio
    .marta

    • elinepal ha detto:

      Noia? What’s “noia”?
      ☺️

    • ahahh ahahh
      siamo messe bene ….

    • elinepal ha detto:

      ☺️ buona giornata!

  5. Vivo con tre gatti e uno gnomo di un anno e mezzo dunque… comprendo e condivido le corse e… l’ansia per Gilda! L’unico aspetto positivo è che quando ci lasciano, per un motivo o per un altro, è sempre segno che il loro lavoro con noi è finito, abbiamo imparato quello che ci dovevano insegnare e loro sono finalmente liberi di esplorare gli infiniti mondi che non sono alla nostra portata 🙂
    Ciao

    • elinepal ha detto:

      In realtà sarebbero due gatti e una cagnetta. E il piccoletto ha nove anni. Si li so non è proprio piccoletto. Ma la grande ne ha ventidue …. Ma non vive più con noi…..
      Però penso che Gilda si sia avventurata fuori e non abbia più trovato la strada per tornare. Spero solo qualcuno l’abbia presa in casa. Fa così freddo la notte!

  6. Io speravo che alla fine del post ci fosse Gilda ad aspettarti a casa…
    Trasforma la chiave in un ciondolo per collana! ^^

    • elinepal ha detto:

      No. Di Gilda nessuna traccia ancora. Mi fa stare così male il suo pensiero là fuori….
      Anche io avevo pensato al ciondolo. Bella vero?

    • Se è quella della foto (come avevo pensato) è davvero molto bella!

    • elinepal ha detto:

      Si è lei!

    • elinepal ha detto:

      Cosa ti spiace, esattamente?

    • Vuc's ha detto:

      Per il micio…

    • elinepal ha detto:

      😦

  7. Vuc's ha detto:

    La chiave però è un buon segno secondo me… Vedrai!

    • elinepal ha detto:

      Si ne sono certa

  8. La chiave? Un simbolo piovuto da chissà dove ma di certo ti aprirà delle porte finora sconosciute. ne sono certo (diciamo quasi).
    Gilda? Secondo me la troverai in casa nascosta in un posto dove mai immagineresti di trovarla oppure miagolando per chiedere perdono, gratterà alla porta per farsi accogliere.
    Lettura piacevole e riflessioni sincere.
    Felice notte
    Un grande abbraccio.

    PS l’acqua è tornata?

    • elinepal ha detto:

      L’acqua c’è. Gilda manca da morire.
      Un abbraccio a te.

    • Vedrai che torna. Ne sono certo.
      Un abbraccio

  9. LuceOmbrA ha detto:

    Povera Gilda! purtroppo i gatti patiscono i traslochi molto più dei cani…Conosco l’ansia di non sapere, ma non disperare sono pieni di risorse! Un abbraccio!

    • elinepal ha detto:

      grazie! infatti cerco di pensare in positivo.
      buona giornata!

  10. liù ha detto:

    Ancora niente notizie della Micia ??
    Spero tantissimo che ritrovi la strada per ritornare a casa sana e salva.

    • elinepal ha detto:

      No purtroppo nessuna notizia
      Siamo così addolorati! So che sembra assurdo sentirsi a lutto per aver perso una gattina, ma è proprio così che ci sentiamo

  11. Pablo ha detto:

    Visto che quando sono a Roma anch’io mangio un panino in piedi, non mi dispiacerebbe avere l’indirizzo del bar a monteverde, quartiere che frequento spesso. Hai scoperto cosa apre quella chiave?
    Pablo

    • elinepal ha detto:

      Quando vuoi ti ci accompagno. La chiave la tengo stretta un attesa di trovare la porta giusta.

  12. Topper ha detto:

    Chi triste l’ultima frase… Sarà andata via ma lo ha scelto ed è possibile che adesso stia facendo la bella vita vicino a quel banco di salumi!

    • elinepal ha detto:

      Lo spero davvero!😊 grazie.

  13. Ho letto tutto d’un fiato,anche i commenti.Spero che Gilda torni.Ci sarà una preghiera anche per Lei…abbraccio…

    • elinepal ha detto:

      grazie, un abbraccio a te e un sincerio augurio di un buon anno.

    • elinepal ha detto:

      😞 purtroppo no

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