Sai quante volte avrei desiderato essere stupida? Almeno tutte le volte che ho avuto la consapevolezza che mi si stava per spezzare il cuore.
Quando si ha in dono un forte istinto, una loba ancestrale che ti parla, un sesto senso che ti da le visioni. Quando sei donna, ma anche strega, e capisci – oh se capisci – quando una cosa ha inizio e quando un’altra -si, di nuovo – ha fine, non si ha pace. Mai.
Inconsapevoli, leggiadre, felici, leggere, farfalline volteggiano nell’aria. Poco oltre nere ombre danzano gravemente ancorate alla terra.
Non è poesia, è vita.
Quali genitori? Quali fratelli? Quali amanti potranno mai mettere fine a questo scempio?
Tu ora negherai. Chiederai spiegazioni. Cercherai di capovolgere la realtà per avere almeno salva la tua anima. Ma cosa importa? Se l’incanto è spezzato. Se il sogno è andato. Cosa importa?
Ti fa felice sapere che sono pazza? Ebbene si! lo sono. Sei salvo. Nei secoli dei secoli, amen.
EPILOGO
di Valentino Villa
con Marco Angelilli, Sarah Silvagni
liberamente ispirato a ‘Butterfly’, un racconto poetico di Monica Vannucchi.
riprese di Sebastiano Bazzini, montaggio e postproduzione di Primo De Santis e Luigi Ciccaglione