Miti pretese

Avrei preso un poco più di tempo. Una pausa più lunga.

Ma mi ci tirano per i capelli.

E’ che non dovrei leggere, oltre che scrivere. Non collegarmi a nulla. Telefono, mac, tutto spento.

Se non avessi ancora lavoro…..

(parte un coro  di archi tipo bernard herrmann in psycho)

Il mondo non è cambiato per nulla.

Nelle ultime ere sembra ci sia stata una evoluzione. Ma è apparente.

Le guerre sante continuano. Apparentemente per portare la parola di dio ai rinnegati. Apparentemente per portare il verbo di allah ai miscredenti. Più precisamente per trucidare gli uni e gli altri. Più esattamente per motivi economici.

Da sempre.

Le potenze economiche hanno cambiato continente. Niente più egemonia degli inglesi o dei francesi, che arrivavano anche a comandare a Roma attraverso i loro papi o vescovi. Niente più controllo totale degli Usa. Ora si va scacchiera. Con spartizioni a spicchi con i Bric.

Nulla cambia. Si passa da un continente all’altro. Nuovi schiavi. Nuove migrazioni. Eterne differenze di classe. Eterni strati sociali in lotta tra loro.

Generi in competiizione.

Un tempo i  maschi dominanti erano quelli che portavano la carne nella caverna e le pelli per l’inverno. Ora sono più sottili. I muscoli hanno lasciato il posto ai neuroni. C’è chi annuncia la propria potenza attraverso il denaro. Chi si limita alla parola. Grandi uomini contesi da un esercito di donne. Apparentemente libere, affrancate dalla necessità di avere un maschio dominante accanto. Ma comunque in caccia. Ferendo le proprie simili, non badando a nulla pur di accaparrarsi lo spargitore di spermatozoi più ricercato.

E le femmine più ambite? Un tempo erano quelle dai fianchi larghi, adatte ad essere prese e impollinate. Ora non si capisce più nulla. Pare non ci siano più le mezze stagioni. Tendenzialmente rimane il fatto che ogni maschio tenta di averne più che può. E’ sempre un segno distintivo e dove c’è gusto non c’è perdenza.

Non riesco a ritrovarmi in queste dinamiche. Tento di mantenere il controllo. La calma apparente è uno strato sottile come quello di un pack  al disgelo. Pronta per il disastro. Tendente alla tragedia. Assolutamente incline all’autoesilio.

Cercasi coltivatore diretto neozelandese che abbisogni di braccia rubate all’agricoltura.

Miti pretese.

 

13 commenti
  1. qui c’è un informatico romano che le braccia rubate all’agricoltura non le disdegna mai.

    • elinepal ha detto:

      hai terreni coltivabili? io più che chilometro zero oramai sono alla coltivazione diretta.
      a proposito di chilometri. a 130 da roma, con la tua signora, venite a trovarci. si mangia bene e si dorme freschi.

  2. Nemmeno io mi ci ritrovo in certe dinamiche…cosicchè…ciccia! 😉

    Speriamo in un buon domani
    abbraccio
    .marta

    • elinepal ha detto:

      abbè certo!
      buona giornata!

  3. E chi dice che sia sano ritrovarsi in certe dinamiche di massa? meglio riconoscersi diversi…un sorriso…

    • elinepal ha detto:

      vita dura per i piedi dolci..

    • ecco…questa espressione “piedi dolci” è splendida non l’avevo mai sentita e mi piace proprio!

    • elinepal ha detto:

      troppo banale, eh?

  4. pablo ha detto:

    Ecco cosa ci manca: il coraggio di allungare le pause!
    A presto
    Pablo

    • elinepal ha detto:

      avrei dovuto evitare, eh?

  5. cavaliereerrante ha detto:

    Circa due anni e mezzo fa, a commento della mia traduzione dal greco-antico de L’ APOLOGIA DI SOCRATE, del sublime @Platone, scrivevo :
    “No, non lo rividi più …
    Così va la vita … di tutti !
    Ci si perde anche non volendo perderci, ci si ritrova inaspettatamente per perderci ancora, in una mutazione continua e inesorabile, ora lieta ed aspettata, ora crudele e temuta, ma sempre in una vorticosa, inarrestabile sequenza di avvenimenti e di storie che si intrecciano, di lacrime che si asciugano per farsi sorriso, o ci feriscono senza asciugarsi mai … la vita è questa, ed è bellissima e unica, come la morte !” …..
    Tu, cara @Elinepal, dici ( “ti dici” ) “avrei dovuto evitare, eh?” …. e, secondo me, non c’ è nulla da evitare, perchè è impossibile, ad un certo momento della nostra vita, vivere solo dentro la casa “bella” che ci siamo costruiti addosso sofferenza dopo sofferenza, gioia dopo gioia, memoria dopo memoria …. Il dolore degli altri, le inaudite ingiustizie che continuano a ferire i più deboli, le cattiverie, i soprusi, le prepotenze, le sfrenate rincorse al potere e al denaro …. non cessano mai, nè le mura con cui ci siamo circondati sono così spesse da lasciar fuori tutto il male dal nostro cuore .
    E ci sembra che nulla, nella manciata di millenni che ci hanno preceduto, sia cambiato, e che tutto, ogni nostra azione e proposito di essere migliori, ogni nostro sforzo per tirarci fuori dal marciume che avvolge il mondo sia inutile, e riflettiamo amaramente che “se tutto è vano, sia vana anche la virtù” ! Da qui il disgusto a vivere, da qui l’ orrore che ci avvelena l’ aria stessa che respiriamo, da qui la nostra disperata impotenza a cambiare le cose … tutto ci sembra privo di ogni senso, amica mia .
    Eppure, qualcosa dentro noi ( e non sto parlando di fedi salvifiche o verità apodittiche premianti di là …. ) ci sussurra, e a volte ci urla, che non è così …. qualcosa, se solo riusciamo ad impossessarci del tempo e ci rendiamo conto che i millenni di storia non sono che un suo fuggente respiro a fronte della perennità di mondi che ruotano o brillano da miliardi e miliardi di anni, ci distoglie dalle nostre umane angustie e, restituendoci all’ armonia in cui ogni miserabilità, nostra o altrui, annega inesorabilmente, ci ridà il sorriso e la giusta misura per tornare a vivere non indegnamente, e chi se ne frega se per pochi o tanti anni, mica siamo eterni e immortali !
    Come l’ aurora dalle dita rosate torna ogni giorno a sedersi sul suo trono dorato, così la nostra povera e precaria vita torna a illuminarsi, poi si fà sera : con ‘piedi dolci’, oppure con piedi duri e cinici, val comunque la pena, sempre, di gioire per quella luce che ci è data e non temere troppo quel buio che ad essa segue … la vita va avanti !

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