LANDAYS- distici delle voci
Il Landays è una forma di poesia brevissima adottata dalle donne afgane come protesta contro le vessazioni del maschio. Questi versi sono composti da due versi di 9 e 12 sillabe.
(grazie a Tramedipensieri)
Ordini stupidamente di tacere,
non capisci che la voce della verità è più forte del tuo raglio
Francesca Diano
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Ci avete tolto l’aria
ma noi siamo le foglie che respirano
Antonella Barina
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Non scaglia ma leviga i sassi
la pazienza assaltata, li affila di luce.
Anna Maria Curci
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Vita: sanno gli altri cos’è.
La mia pelle d’ebano ne è deturpata.
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Il mondo: luogo per vivere.
Per me è solamente luogo per morire.
Valeria Serofilli
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chi mi solleva in volo? chi si unisce al mio canto?
siamo già uno stormo d’ innumerevoli sorelle
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il nostro canto ti lava la fronte
sei accerchiato, anche tu liberato ci seguirai stupefatto
Annamaria Ferramosca
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Scrivo per non morire dentro.
Ascolta la mia voce, non lasciarmi sola.
Deborah Mega
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La violenza dell’ostacolo non trattiene l’acqua
ma la fa scorrere più forte e più lieta
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La tua è un’altra voce che si aggiunge…per raggiungerne altre e, spero…altre ancora
….affinchè altre donne e uomini…ascoltino …
Grazie Eli!
Gentilissima
buona giornata
.marta
Affinché altre donne e uomini ascoltino….
GRAZIE MILLE. QUESTO E’ IL LINK DOVE RIPORTIAMO TUTTI I NUOVI INVII. PRENDETELI E FATELI ANCHE VOSTRI DIFFONDENDOLI OVUNQUE VI SIA POSSIBILE.L’idea è che si formi un tessuto e un movimento collettivo, a favore delle donne che subiscono violenza in qualsiasi paese della terra e sull’esempio della resistenza delle donne afgane,che non può restare invisibile.
http://cartesensibili.wordpress.com/archivio-cartesensibili-iniziative/landays-distici-delle-voci/
Le donne Afgane sono il simbolo di come qualunque religione o organizzazione sociale o cultura possa passare impunemente sulla violazione dei più basilari diritti della persona. Qualunque voce in più è importante. Quindi una rete di donne e uomini sensibili alla libertà personale e al rispetto dei diritti, è fondamentale grazie.
Anche io lo penso e lo sostengo.Ciò che stiamo facendo è appunto tradurli in inglese per poterli diffondere dovunque e fare in modo che anche altri abbraccino questa iniziativa, facendola propria.Uniti poi, insieme, si formerà una specie di tessuto di voci forte che non potrà a nostro avviso restare inevaso. Abbiamo intenzione di inviarli al PULITZER, che già si è interessato a questatragica evoluzione della violenza in Afghanistan, ma sta dilagando come mentalità in molti paesi e tiene la donna in uno stato di sofferenza violento non accettabile.